Parlano di noi e del legame con Bettini
10 marzo 2010 – Solo ora veniamo a conoscenza di un articolo pubblicato in un portale “pontifex.roma” domenica 1 marzo 2009 a firma di Bruno Volpe sul rapporto tra Paolo Bettini e i carmelitani. L’articolo potete verificarlo all’indirizzo:
Vedi l’articolo così come è pubblicato
(Il testo integrale di seguito)
Il grande segreto del big del ciclismo Paolo Bettini è un sacerdote carmelitano di Firenze, padre Raffaele. Lo svela a Pontifex lo stesso ciclista, da poco ritiratosi, con un palmares da leccarsi i baffi: un oro olimpico ad Atene, due volte Campione del Mondo e una volta secondo iridato. Niente male. Dunque, Bettini, come è entrato in contatto con i carmelitani e padre Raffaele nel particolare?: “un giorno visitai, a Firenze, la chiesa dei carmelitani. I sacerdoti locali mi hanno riconosciuto ed anche detto che loro praticano a livello dilettantistico il ciclismo. Detto, fatto”. Che cosa?: “ è nata una grande simpatia reciproca, specie con Padre Raffaele e un paio di volte anche abbiamo fatto un allenamento assieme. Appena potevano, quando gareggiavo in Toscana, i religiosi, in blocco mi venivano a vedere con un tifo infernale”. Dunque aveva dalla sua la Madonna del Carmelo: “ in un certo senso sì,anche perché …
… padre Raffaele spesso me ne ha parlato con grande entusiasmo”. Seguendo parametri e paragoni ciclistici a chi accosta Papa Benedetto XVI?: “ premetto una cosa che da quanto ho visto sin qui, mi sembra davvero un Papa olimpico, cioè rappresenta egregiamente tutto il mondo. Si abbandona a delle riflessioni profonde che esprime per altro in modo agevole e comprensibile anche per chi è a digiuno o quasi di cose di chiesa, come me”.
Ma andiamo al paragone: “ questo Pontefice mi sembra un tantino diverso dal predecessore, capace di imprese impossibili ed estroso. Papa Benedetto XVI ha tutta l’aria di un regolarista”. Che cosa sarebbe un regolarista?: “ quei metodici, magari poco appariscenti, ma capaci di vincere o di arrivare sempre ben piazzati in ogni tappa. I classici ciclisti da tour”. Se lo dovesse paragonare ad un campione del passato?: “ Direi a Felice Gimondi, Papa Benedetto XVI, nel suo stile, rassomiglia a Gimondi, metodico, capace, sempre presente ed anche molto discreto. Sapeva vincere alla distanza e mi sembra che questo Pontefice stia venendo fuori alla distanza”.
Dunque i suoi rapporti con la fede cattolica sono buoni: “ grazie a padre Raffaele, anche se, a causa della vita condotta, allenamenti e gare,molte volte ho saltato le messe domenicali. Da questo punto di vista non sono sicuramente un esempio da esaltare. Ma credo nei valori religiosi e penso che la fede, specie nei momenti difficili aiuti”.
Oltre alla Madonna del Carmelo a quale Santo è devoto?: “a nessun Santo in particolare. I ciclisti italiani in blocco si affidano alla Madonna del Ciclista, al Ghisallo”. Inutile svicolare. Negli ultimi anni in ciclismo è stato scosso dalla piaga del doping. Che ne pensa?: “ una cosa assurda. Credo che il doping sia esattamente l’antitesi dell’etica nello sport, in cui bisogna vincere senza barare, con lealtà. Il doping è assolutamente contrario ai valori cristiani. In ogni caso, il ciclismo ha pagato dazio, elevato, ma anche altri sport hanno conosciuto pagine moralmente difficili, basti vedere calciopoli, altro esempio di malcostume generalizzato”.
Bruno Volpe
Come spesso succede vi sono diverse imperfezioni…
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