I ragazzi raccontano il pellegrinaggio della Speranza (video)
23 luglio 2010 – A cura di Alessandro, Diletta, Luisa, Noemi, Tommaso
Il pellegrinaggio che stiamo compiendo, è un pellegrinaggio molto speciale. Non camminiamo molto, ogni sera dormiamo nel medesimo luogo, non abbiamo sempre con noi lo zaino in spalla. Ma vi assicuriamo che è faticoso ugualmente.
Poiché il viaggio che stiamo intraprendendo è duplice. Noi stiamo intraprendendo un viaggio verso Dio e verso l’uomo. Perché dentro la bellezza dell’uomo si cela la bellezza di Cristo. In ogni uomo. Di ogni nazionalità, provenienza, cultura, idea.
Noi “pellegrini della speranza” non ci conosciamo. Non sappiamo nulla riguardo le vite di chi ci sta di fronte, dei suoi trascorsi, delle sue esperienze. Siamo tutte persone che, se si fossero incontrate in un altro momento, non si sarebbero neanche guardate.
Ma poiché, come dice S. Paolo, vogliamo essere un corpo solo, formato da tante parti, dobbiamo necessariamente volerci bene. Perché noi vogliamo che Dio sia presente qui in mezzo a noi, ed Egli non può presentarsi a noi se non decidiamo di essere uniti nel suo nome.
Nel comporre l’inno dell’evento, noi pellegrini abbiamo sentito la necessità di gridare: “I confini sono stati rotti, e tutti noi siamo uniti e rivestiti dell’amore del Dio vivente”.
Abbiamo cercato unità, ma non l’abbiamo trovata nel sentimento nazionale, né in altre cose riguardanti la materialità dell’essere umano. Abbiamo trovato l’unità di tutti noi in Cristo.
Il viaggio che stiamo intraprendendo è un viaggio che passa dalla condivisione, dal rispetto, da un fine unico per tutti, dall’ammirare la bellezza vera e semplice dell’uomo, specchio dell’immagine divina, e che conduce a Dio.
“Borders have been broken, all ties have been released, The Lord of all compassion whose love will never cease”
Inseriamo anche il video dell’inno… Un po’ artigianale ma si vede!
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=c2B8arW6f38[/youtube]
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