Sicuramente il gesto che il Papa Benedetto XVI ha compiuto non ha lasciato nessuno indifferente e senza dubbio ha profondamente colpito la vita e la coscienza di ogni cristiano, a prescindere dal giudizio personale in merito.

E proprio dal voler dare giudizi e interpretazioni ci vogliamo astenere, portando però in primo piano un dato di fatto: questo Papa, spesso criticato anche perché mediaticamente meno apprezzabile e accattivante del suo predecessore, ha dato anche in questo caso prova di estrema umiltà e forza nelle proprie scelte, per le quali avrà sicuramente chiesto luce allo Spirito.

Infatti, rimettendo il suo mandato, si è esposto e consegnato al giudizio del mondo e della Storia, allo scherno e alle facili dietrologie dei suoi avversatori.  

Apprezziamo perciò questo Santo Padre che in otto anni di pontificato mai ha reagito, neanche alla critiche più feroci: sull’esempio di Gesù ha praticato la mitezza e l’accettazione.

E ringraziamolo perché ha lasciato che la luce dello Spirito avesse spazio di agire senza vincoli imposti dall’uomo e dalle sue regole; ringraziamolo perché il suo gesto ha gettato forse nuovi semi nel sempre fertile terreno della Chiesa!

E preghiamo proprio perché lo Spirito Santo soffi impetuoso sui nostri pastori, perché possano scegliere con saggezza in nuovo successore di Pietro in questa nuova fase che Papa Ratzinger ha aperto con coraggio e chissà, lungimiranza.