Usciamo per Dissetarci della Parola…
Usciamo dalle nostre case per dissetarci alla luce della parola di Dio e dei Sacramenti
Gli uomini per esprimersi hanno a disposizione il linguaggio parlato, ma possono comunicare anche con la parola scritta, con un gesto, con un atto. Dio ha una fantasia infinita nel dialogare con la sua creatura e nel trasmettere alla creatura il suo amore e la sua vita. Lo fa sempre per mezzo del Figlio, la seconda Persona della Santissima Trinità, che è la sua Parola.
I diversi modi con cui si manifesta la Parola di Dio comprendono il fare di Dio, che si palesa in modo meraviglioso ai nostri occhi nel mettere a nostra disposizione l’infinita bellezza dell’universo e nel mantenerlo in vita, e il dire di Dio per mezzo dei profeti e del suo Figlio incarnato, Gesù di Nazaret.
Troviamo una manifestazione d’amore ancora maggiore nella perfezione e dignità con cui ci ha fatti, in modo che potessimo anche noi esprimere l’amore a somiglianza dell’amore di Dio stesso.
Nel salmo 119 la vita dell’uomo è come un pellegrinare su un sentiero avvolto nelle tenebre, ma lungo il cammino una luce rifulge: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Il libro di Isaia porta l’esempio dei deserti del Medio Oriente: sono terra arida e screpolata, ma una volta all’anno le piogge li fanno fiorire. «Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55,10-11).