Esortazione sulla Santità – Capitolo 112
Ascoltiamo i commenti e le riflessioni di Padre Nicola, Capitolo 112
112. La prima di queste grandi caratteristiche è rimanere centrati, saldi in Dio che ama e sostiene. A partire da questa fermezza interiore è possibile sopportare, sostenere le contrarietà, le vicissitudini della vita, e anche le aggressioni degli altri, le loro infedeltà e i loro difetti: «Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?» (Rm 8,31). Questo è fonte di pace che si esprime negli atteggiamenti di un santo. Sulla base di tale solidità interiore, la testimonianza di santità, nel nostro mondo accelerato, volubile e aggressivo, è fatta di pazienza e costanza nel bene. E’ la fedeltà dell’amore, perché chi si appoggia su Dio (pistis) può anche essere fedele davanti ai fratelli (pistós), non li abbandona nei momenti difficili, non si lascia trascinare dall’ansietà e rimane accanto agli altri anche quando questo non gli procura soddisfazioni immediate.
Esortazione sulla Santità
Commenti a cura di P. Nicola Sozzi2020/2021
- Capitolo 100
- Capitolo 101
- Capitolo 102
- Capitolo 103
- Capitolo 104
- Capitolo 105
- Capitolo 106
- Capitolo 107
- Capitolo 108
- Capitolo 109
- Capitolo 110
- Capitolo 111
Non un “trattato” ma un invito a far risuonare nel mondo contemporaneo una vocazione universale, la chiamata a diventare santi.
E’ questo l’obiettivo dichiarato di Papa Francesco per l’Esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”,