Sembra tutto un’altro Clima

In occasione della sua ultima pasqua, Gesù entrò nella città santa di Gerusalemme seduto su un asino e accompagnato da una folla festante che agitava rami di palma, stendendo per terra fronde e mantelli, e lo acclamava gridando Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Tutti questi gesti rievocano testi dell’Antico Testamento.
L’asino
L’asino è cavalcatura in tempo di pace, mentre il cavallo era utilizzato per tirare i carri in battaglia. Secondo la Genesi e la profezia di Zaccaria l’asino caratterizza il re messianico che discenderà da Giuda. Anche Salomone venne fatto salire sulla mula del re Davide al momento della sua incoronazione(1Re 1, 38-40), mentre il suo rivale Adonia si era procurato inutilmente carro e cavalli. I testi, dunque, descrivono una scena d’incoronazione da parte dei pellegrini che dalla Galilea si recavano a Gerusalemme e che conoscevano i miracoli fatti da Gesù; per maggiore chiarezza Giovanni esplicita che il personaggio benedetto è “il re d’Israele”.
I mantelli
Anche i mantelli erano un simbolo di incoronazione: venivano stesi sui gradini da salire per ascendere al trono. Evidentemente i mantelli vennero stesi in un luogo preciso, non lungo tutto il cammino. Betania, da cui proviene Gesù e dove si ritirerà la sera stessa, era subito fuori Gerusalemme (15 stadi = 2,7 km) a est del Monte degli Ulivi. L’incoronazione, quindi ha avuto luogo sul Monte stesso, non appena giunti in vista della città di Gerusalemme o poco prima, come ricorda Luca. Il Monte era considerato un luogo di preghiera in cui IHWH si sarebbe rivelato nel giorno del giudizio. Pochi anni dopo la morte di Gesù un sedicente messia proveniente dall’Egitto pretese di farsi riconoscere tale proprio sul Monte degli Ulivi. Secondo Joachim Gnilka, quindi, “potremmo supporre che ai contemporanei era nota l’attesa che il Messia, venendo dal deserto, si sarebbe rivelato sul Monte degli Ulivi”. Con questo episodio la settimana della Passione viene aperta nel segno della regalità messianica di Gesù. Lo stesso tema la chiude tramite il Titulus crucis.