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Esortazione sulla Santità – Capitolo 174

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Ascoltiamo i commenti e le riflessioni di Padre Nicola, Capitolo 174

174. Una condizione essenziale per il progresso nel discernimento è educarsi alla pazienza di Dio e ai suoi tempi, che non sono mai i nostri. Lui non fa “scendere fuoco sopra gli infedeli” (cfr Lc 9,54), né permette agli zelanti di “raccogliere la zizzania” che cresce insieme al grano (cfr Mt 13,29). Inoltre si richiede generosità, perché «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Non si fa discernimento per scoprire cos’altro possiamo ricavare da questa vita, ma per riconoscere come possiamo compiere meglio la missione che ci è stata affidata nel Battesimo, e ciò implica essere disposti a rinunce fino a dare tutto. Infatti, la felicità è paradossale e ci regala le migliori esperienze quando accettiamo quella logica misteriosa che non è di questo mondo. Come diceva san Bonaventura riferendosi alla croce: «Questa è la nostra logica».[125] Se uno assume questa dinamica, allora non lascia anestetizzare la propria coscienza e si apre generosamente al discernimento.

Esortazione sulla Santità

Commenti a cura di P. Nicola Sozzi2020/2021

Non un “trattato” ma un invito a far risuonare nel mondo contemporaneo una vocazione universale, la chiamata a diventare santi.

E’ questo l’obiettivo dichiarato di Papa Francesco per l’Esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”,

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