Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli – 8° Le Beatitudini

Le Beatitudini 2025
Riflessioni e Idee2025
La giustizia che sfida le convenzioni
La persecuzione per causa della giustizia non è solo il frutto di una battaglia contro le ingiustizie evidenti, ma anche di un impegno costante a vivere secondo i propri principi, anche quando ciò significa andare controcorrente. La giustizia non è sempre accolta con favore, perché spesso sfida gli interessi consolidati, le comodità delle abitudini o le convenzioni sociali. Essere perseguitati per essa significa non temere di alzare la voce quando il mondo tace, di agire quando gli altri si fermano. La giustizia non si limita a cercare il bene per sé, ma desidera un cambiamento che porta con sé una rivelazione, che scuote le strutture di potere e di oppressione. Chi è perseguitato per la giustizia è colui che ha scelto di non cedere, di non adattarsi, ma di lottare per ciò che è giusto, anche a costo di soffrire.
La promessa di appartenenza al regno dei cieli
La beatitudine promette che per coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, il regno dei cieli è loro. Questa promessa non si riferisce a una ricompensa futura, ma a una realtà spirituale presente: chi lotta per la giustizia, nonostante le sofferenze, appartiene già a una dimensione superiore, dove la verità e l’amore regnano. Il regno dei cieli non è solo un concetto futuro, ma una condizione di pace interiore, di connessione con Dio, di appartenenza a un ordine divino che trascende le sofferenze temporanee. In quel regno, ogni sacrificio per la giustizia ha un valore eterno e ogni ingiustizia subita trova una risposta nel bene che, pur a fatica, si sta seminando.
La forza che nasce dalla sofferenza per la giustizia
La persecuzione, sebbene dolorosa, ha una forza trasformativa: chi soffre per giustizia si avvicina più intimamente alla verità e alla purezza del cuore. È nel momento della sofferenza che la propria fede nella giustizia e nella bontà divina si rafforza. La persecuzione non è la fine, ma il punto di svolta di un cammino che, pur segnato da difficoltà, porta alla realizzazione di un mondo migliore. Chi è perseguitato per giustizia non è solo un testimone del cambiamento, ma una forza vivente di speranza che continua a illuminare la via, che non si spegne, anche di fronte alle avversità.