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Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli – 8° Le Beatitudini

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Le Beatitudini 2025

Riflessioni e Idee2025

- 1° Beatitudine - Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli
- 2° Beatitudine - Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati
- 3° Beatitudine - Beati i miti, perché erediteranno la terra
- 4° Beatitudine - Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati
- 5° Beatitudine - Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia
- 6° Beatitudine - Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
- 7° Beatitudine - Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
- 8° Beatitudine - Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli

La giustizia che sfida le convenzioni

La persecuzione per causa della giustizia non è solo il frutto di una battaglia contro le ingiustizie evidenti, ma anche di un impegno costante a vivere secondo i propri principi, anche quando ciò significa andare controcorrente. La giustizia non è sempre accolta con favore, perché spesso sfida gli interessi consolidati, le comodità delle abitudini o le convenzioni sociali. Essere perseguitati per essa significa non temere di alzare la voce quando il mondo tace, di agire quando gli altri si fermano. La giustizia non si limita a cercare il bene per sé, ma desidera un cambiamento che porta con sé una rivelazione, che scuote le strutture di potere e di oppressione. Chi è perseguitato per la giustizia è colui che ha scelto di non cedere, di non adattarsi, ma di lottare per ciò che è giusto, anche a costo di soffrire.

La promessa di appartenenza al regno dei cieli

La beatitudine promette che per coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, il regno dei cieli è loro. Questa promessa non si riferisce a una ricompensa futura, ma a una realtà spirituale presente: chi lotta per la giustizia, nonostante le sofferenze, appartiene già a una dimensione superiore, dove la verità e l’amore regnano. Il regno dei cieli non è solo un concetto futuro, ma una condizione di pace interiore, di connessione con Dio, di appartenenza a un ordine divino che trascende le sofferenze temporanee. In quel regno, ogni sacrificio per la giustizia ha un valore eterno e ogni ingiustizia subita trova una risposta nel bene che, pur a fatica, si sta seminando.

La forza che nasce dalla sofferenza per la giustizia

La persecuzione, sebbene dolorosa, ha una forza trasformativa: chi soffre per giustizia si avvicina più intimamente alla verità e alla purezza del cuore. È nel momento della sofferenza che la propria fede nella giustizia e nella bontà divina si rafforza. La persecuzione non è la fine, ma il punto di svolta di un cammino che, pur segnato da difficoltà, porta alla realizzazione di un mondo migliore. Chi è perseguitato per giustizia non è solo un testimone del cambiamento, ma una forza vivente di speranza che continua a illuminare la via, che non si spegne, anche di fronte alle avversità.

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