Novena Amata Serva di Dio 2025 – 9° Giorno

Nono giorno
la spiritualità laicale
17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel
mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché
siano anch’essi consacrati nella verità. Gv 17, 17-19 Conversando con delle amiche, alla domanda sul motivo per cui non si fosse consacrata al Signore nella vita religiosa, Amata fornisce una risposta articolata che val la pena riportare così come ci viene offerta da p. Agostino Bartolini: «Sono già consacrata a Dio mediante il Battesimo e mediante la Cresima… Pertanto, sorelle mie carissime, ritengo fermamente di essere pienamente consacrata al Signore e di essere, quale membro della chiesa, già
consacrata a Dio e sposa di Cristo; se capisco questo ne ho abbastanza per tutta la mia vita senza aggiungere altro… ve lo ripeto, sorelle carissime, col Battesimo sono stata consacrata a Dio, con la ricezione del sacramento della Cresima lo Spirito Santo è sceso su di me, i due suddetti sacramenti hanno impresso in me un carattere, un segno che non si cancellerà mai.
Gesù mi ha dato la consegna di diffondere la causa del suo regno, regno che, come io sua sposa, è regno anche mio. Più volte, dopo aver ricevuto la santa Comunione, nell’atto di ringraziamento, mi sono sentita ripetere dentro di me: “Fammi conoscere, fammi amare, porta la pace e porta l’amore, Amata del mio cuore”. Come vedete, sorelle, mi è stato affidato un mandato, mi è stato consegnato un programma di vita e di azione. Sono una consacrata a Dio nel pieno senso della parola ma, come me, sorelle mie, siete consacrate pure voi tutte… Questa nostra consacrazione dobbiamo viverla con gioia e con impegno e portarla avanti sicure che Gesù è sempre con noi, tutti i giorni, per darci aiuto e conforto».
Ci sembra che tale testimonianza ci offra la chiave di lettura per comprendere la figura e l’opera di Amata Cerretelli: la consapevolezza dell’immenso valore dei sacramenti del Battesimo e della Confermazione e l’impegno di testimonianza cristiana che ne deriva. Nella risposta data alle amiche, Amata ci appare pienamente conscia della dignità di cui è stata rivestita attraverso questi sacramenti: per grazia è divenuta figlia di Dio, consacrata a Lui, membra del corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. E’ in forza di questa “nuova identità” che si sente spinta alla missione facendosi messaggera dell’amore di Dio e annunziatrice della buona Novella. Nella esperienza umana e cristiana di Amata Cerretelli troviamo pertanto in qualche modo anticipato ciò che il Concilio Vaticano II affermerà a distanza di poco più di
un anno dalla sua morte: L’apostolato dei laici è partecipazione alla missione salvifica della chiesa, alla quale sono tutti deputati dal Signore per mezzo del battesimo e della confermazione. I sacramenti, specialmente la santa eucaristia, comunicano e alimentano la carità verso Dio e verso gli uomini che è l’anima di tutto l’apostolato. Ma i laici sono particolarmente chiamati a rendere presente e operante la chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze, in cui essa non può diventare sale della terra se non per mezzo di loro. In queste parole scorgiamo sintetizzata l’intera esistenza di Amata e il testamento che lascia ai suoi fratelli e sorelle nella fede