Il Foglio Dicembre 2012

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DICEMBRE 2012

 LE VIE DI DIO – 2° parte

di P. Agostino Bartolini

La “vie di Dio” sono l’espressione della volontà di Dio, del suo amore, con l’indicazione delle modalità, dei mezzi di percorso riguardo a tutti in generale ed a ciascuno in particolare. Ordinariamente Dio si esprime mediante la sua Parola, mediante gli avvenimenti dell’esistenza di ognuno ed i fatti della storia, in molteplici altre maniere che Dio preferisce e secondo quanto e ciò che Egli desidera
manifestare ed il fine che Egli programma di raggiungere. La Parola Divina è il mezzo ordinario col quale Dio fa conoscere la sua volontà e chiama a compierla. Ascoltiamo a questo riguardo il Salmo 118 che è chiamato il salmo della legge, ne è il canto e   l’esaltazione. La Legge di Dio è l’espressione della sua divina volontà manifestata agli uomini perché essi la compiano. Le vie di Dio  hanno un unico punto di partenza ed un unico punto di arrivo, è Dio stesso, partono tutte da Lui e tutte ritornano a Lui; non può essere diversamente perché Dio è l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine ed il fine principale di tutto, di tutti e di ciascuno. Ascoltiamo allora alcuni versetti dal suddetto Salmo: “Beato l’uomo di integra condotta che cammina nella Legge del Signore. Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette ingiustizie, cammina per le sue vie. Tu hai dato i tuoi precetti
perché siano osservati fedelmente. Siano diritte le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Non dovrò arrossire se avrò obbedito ai tuoi comandi. TI loderò con cuore sincero quando avrò appreso le tue giuste sentenze. Come potrà un giovane tenere pura la sua vita?
Custodendo le tue parole. Con tutto il cuore ti cerco, non farmi deviare dai tuoi precetti. Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. Benedetto sei tu, Signore, mostrami il tuo volere. Voglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie”. A Giobbe Dio manifesta la sua via, per condurlo alla perfezione, attraverso le prove e le sofferenze dell’esistenza terrena.Ascoltiamo lui stesso: “Allora Giobbe rispose al Signore e disse: comprendo che tu puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile a te. Chi è colui che, senza avere scienza, può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque, senza discernimento, cose troppo superiori a me, che non comprendo. Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. Perciò mi ricredo e ne provo pentimento, io polvere e cenere”. (Giobbe 42, 1-8). Abbiamo, nella storia del profeta Daniele, una riprova chiara di quanto ammirabili e misteriose sono le vie attraverso le quali fa camminare e passare coloro che Egli, nei suoi eterni decreti, chiama ad una missione di testimonianza, di fedeltà, di coraggio, di sapienza e di grazia da svolgere in mezzo agli uomini, piccoli o grandi, potenti o deboli, peccatori o innocenti, veritieri o bugiardi, sinceri o infidi che essi siano. Nella pienezza dei tempi la via di Dio si è fatta chiara, comprensibile, percorribile a tutti secondo la natura e la misura della grazia che Dio, nella sua provvidenza, dona a ciascuno. Questa meravigliosa e divina via, indicata ed offerta da Dio agli uomini per la loro consolazione, sicurezza e salvezza, è il Verbo Eterno che si è fatto uomo, nato da Maria vergine per opera dello Spirito Santo, presentato dal Padre con l’esortazione di ascoltarlo, offertosi liberamente al Padre sulla croce, morto e sepolto, gloriosamente asceso al cielo; nostro mediatore ed avvocato, nostra vita e nostra eucarestia, nostra pace e nostro pegno di risurrezione e di vita eterna. La lettera agli Ebrei afferma: “Nei tempi passati Dio parlò molte volte ed in molti modi ai padri nostri per mezzo dei profeti. Ora, invece, in questi tempi che sono gli ultimi, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Per mezzo di Lui Dio ha creato l’universo, ed ora lo ha stabilito signore di tutte le cose. Egli è lo specchio della gloria di Dio, l’immagine perfetta di ciò che Dio è. La sua parola, potente, sostiene l’universo. Ora, dopo aver purificato gli uomini dai loro peccati, il Figlio è salito nei cieli ed ha il suo posto accanto a Dio”: (1,1-3). Che il Verbo di Dio incarnato, Gesù Cristo, è la via , anzi l’unica via che porta al Padre, cioè alla salvezza, è Lui stesso che lo rivela agli apostoli. Ascoltiamo anche noi, come gli apostoli la sera dell’ultima  cena, le parole del Divino Maestro: “Non siate tristi: abbiate fede in Dio ed abbiate fede anche in me. Nella Casa del Padre vi è tanto posto. Io vado a prepararvi un posto. Se vado ve lo preparo, tornerò e vi prenderò con me. Così anche voi sarete dove sono io. Voi sapete dove io vado e conoscete anche la strada. Tommaso ribatté: Signore noi non sappiamo dove vai e come facciamo a conoscere la strada? Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre”. (Giovanni 14, 1-6). La via della salvezza, la via di Dio è aperta a tutti senza eccezione. Cristo stesso ci invita ad andare a Lui: “Venite a me, voi che siete affaticati e stanchi e troverete pace per le anime vostre”. Gesù invita ancora: “Io sono la luce del mondo, chi mi segue non cammina nelle tenebre , ma avrà la luce della vita”. Ancora: “Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me, anche se muore vivrà,e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno”. Le disposizioni necessarie per imboccare questa sicura via, apertaci ed offertaci dall’amore di Dio, sono la fede in Cristo, l’accettazione di Cristo, l’amore a Cristo, l’imitazione di Lui, una vita perseverante e fedele di unione e di comunione con Lui. “Vi ho dato l’esempio affinché, come ho fatto io, così facciate anche voi”. “Io passo e busso alla porta, se uno mi apre io entro da lui e ceno con lui ed egli con me”. Sono le parole del Maestro. Anche tutto il nostro uomo interiore deve uniformarsi , immedesimarsi in Lui, essere una cosa sola con Lui che si è fatto in tutto simile a noi, eccetto il peccato, e con il dono della sua grazia, col dono di Sé ci trasforma in figli di Dio e suoi eredi.