Il Foglio Ottobre 2012

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OTTOBRE 2012

ANDIAMO CANTANDO – 2° parte

Nel ricordo di Margherita della SS. Eucarestia – 1993

di P. Agostino Bartolini

 

Sorelle, abbiamo con noi i santi apostoli, Pietro e Paolo, siamo in buona compagnia, andiamo avanti tranquille; ascoltiamo adesso alcuni Salmi, sono veramente belli ed istruttivi e contengono una luce ed una forza straordinaria che ci saranno sicuramente utili nel nostro cammino verso Dio.

Cominciamo col Salmo che ci rivela chi è veramente felice, tutte noi desideriamo essere felici nel tempo e molto più essere beate per l’eternità. Ecco alcune frasi di questo Salmo: “Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi e non indugia nella via dei peccatori, non siede in compagnia degli stolti, ma si compiace nella Legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. Egli sarà come albero piantato lungo i corsi d’acqua che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere”.

Tutti, per grazia e per vocazione divina, siamo chiamati alla vita eterna, non abbiamo qui una stabile dimora, ma andiamo cercando una futura, siamo tutti invitati alla Gerusalemme celeste. Come arrivarci? Il Salmo 14 ci viene incontro e ci dice, rispondendoci: “Signore chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte? Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, chi non dice calunnia con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino. Colui che agisce sempre in questo modo resterà saldo per sempre”.

Abbiamo bisogno continuo di preghiera, ce lo dice Gesù con le parole: “Bisogna pregare sempre, senza stancarsi mai”. Il Salmo15 habellissime frasi per la nostra preghiera, per il nostro dialogo con Dio, ascoltiamone qualcuna: “Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. Ho detto a Dio: sei tu il mio signore, senza di te non ho alcun bene. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice, nelle tue mani è la mia vita. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio. Io pongo sempre dinanzi a me il Signore, Egli sta alla mia destra, non posso vacillare, di questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima”.

Lo Spirito Santo, nel Salmo 41, ci invita, ci aiuta e ci guida nella ricerca di Dio e nel continuo desiderio ed aspirazione verso di Lui. Il nostro cuore è creato per Iddio, non troverà e non avrà mai pace finché non riposerà, per sempre, in Lui. Ascoltiamo alcune espressioni di questo salmo che possiamo considerare come una piattaforma di lancio verso il cielo: “Come il cervo assetato anela ad una sorgente di acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio? Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio, ancora potrò lodarlo, Lui salvezza del mio volto e mio Dio”.

Siamo invitati all’amore verso Dio osservando i suoi comandamenti che sono luce, verità e vita, siamo esortati all’amore verso il prossimo con la pratica delle opere di carità e di misericordia, ricordiamolo bene, sorelle, è l’apostolo Pietro a ripeterci che la carità messa in pratica copre una moltitudine di peccati, e di peccati ne abbiamo tutti da scontare.

Il Salmo 40, con anticipo di tempo, ci riporta alla beatitudine evangelica: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia “.

Ecco alcune parole del suddetto Salmo: “Beato l’uomo che ha cura del debole, nel giorno della sua sventura il Signore lo libera. Veglierà su di lui il Signore e lo farà vivere beato sulla terra. Il Signore lo sosterrà sul letto del suo dolore e gli darà sollievo nella sua malattia”.

In ogni momento dell’esistenza terrena, ognuno di noi, ha bisogno di fede e di fiducia in Dio, molte sono le prove e le sofferenze che l’uomo incontra lungo il suo cammino sulla terra verso l’eternità, per sostenere il peso della prova e per avere consolazione ed aiuto, l’uomo ha bisogno dell’aiuto di Dio, ha bisogno di speranza, di rivolgere la sua preghiera a colui dal quale può venire sicurezza e conforto. Dio è l’unica persona in cui si può confidare, al quale ci si può rivolgere con fiducia e riporre in Lui la speranza, la speranza che non delude.

Il Salmo 61 ci assicura che Dio è colui che ci garantisce quanto ci occorre per superare le difficoltà e giungere alla meta. Ecco le affermazioni del Salmo: “Solo in Dio riposa l’anima mia; da Lui la mia salvezza. Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. Confida sempre in Lui, davanti a Lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio”.

La mente e il cuore hanno bisogno, lo sentono fortemente, di rivolgersi a Dio e di mettersi in diretto contatto con Lui, perché solamente da Lui l’anima sente che le può venire la forza, la speranza, la vita e la gioia indispensabili alla vita come dono divino e come tendenza naturale verso il soprannaturale verso il quale si sente potentemente attratta. La continua ricerca di Dio è il respiro dell’anima, la ricerca ed il possesso di Dio sono la ragion d’essere dell’anima stessa.
Ascoltiamo il Salmo 62 ed ognuno di noi lo canti nel proprio cuore: “O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, ha sete di te l’anima mia, a te anela la mia carne come terra arida e senz’acqua. Così nel santuario ti ho cercato per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tra grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. Mi sazierò come a lauto convito, con voci di gioia ti loderà la mia bocca. Nel mio giaciglio di te mi ricordo, penso a te nelle veglie notturne, a te si stringe l’anima mia e la forza della tua destra mi sostiene”.

Nella comunitaria recita dei Salmi e nella meditazione dei medesimi, Margherita esortava le persone del suo gruppo a ritrovarsi insieme nei momenti possibili e nei luoghi idonei allo scopo per continuare il cammino di conoscenza della Parola di Dio e per approfondire maggiormente il senso, l’ampiezza e l’altezza della Parola di Dio che è dono di amore, dono di luce e di energia all’anima in cammino verso la città stabile e sicura, verso la vita eterna, verso la sospirata meta che è quella: Dio tutto in tutti.