Il Foglio Aprile 2015

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Aprile 2015

AZIONE DELLO SPIRITO SANTO – 1^ PARTE

di P. Agostino Bartolini

Il profeta Isaia, preannunziando la venuta di Gesù Cristo fra gli uomini e la sua nascita, si esprime con queste bellissime parole, ricche di contenuto e di significato: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire, ma giudicherà con giustizia i poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento, col soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia e cintura dei suoi fianchi la fedeltà”. (Isaia 11, 1-5).

Proclama il medesimo profeta di quale spirito sarà ripieno il Salvatore che verrà, preannunzia quale sarà la sua opera di redenzione e di pacificazione perché Egli è guidato, animato e sorretto dallo spirito del Signore che è sopra di lui e che in lui si esprime: “Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto, il vitello ed il leoncino pascoleranno insieme, si sdraieranno insieme i loro piccoli; il leone si ciberà di paglia come il bue. Il lattante si trastullerà sulla bocca dell’aspide, il bambino metterà la mano nel covo dei serpenti velenosi. Non agiranno più iniquamente, né saccheggeranno in tutto il mio santo monte perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare”. (Isaia 11, 6-9).

Le parole profetiche sopra riportate non vanno prese alla lettera materialmente, ma sotto il linguaggio figurato vi è predetto che l’opera del Messia e dello Spirito Santo che è in Lui, sarà il riporto dell’uomo, dell’umanità, ad una riconciliazione con Dio, alla vera pace, come era prima della colpa di Adamo perché, come si esprime l’apostolo Paolo, la dove abbondò la colpa, sovrabbondò la grazia; avvenimento che fa esclamare S. Agostino nel Preconio Pasquale: “O felice colpa di Ada che ci hai meritato un così grande redentore”.

Ancora il profeta Isaia, predicendo l’opera di Cristo e la caratteristica della sua missione, proclama: “Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione, mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promuovere l’anno di misericordia del Signore, per consolare tutti gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito di lutto, canto di lode invece di un cuore mesto”. (Isaia 61, 1-9).

Le parole di questa ultima profezia Gesù le applica a se stesso affermando che in Lui trovano la loro realizzazione. Sarà bene, a questo riguardo, leggere il discorso di Gesù nella sinagoga di Nazaret, come lo riporta l’evangelista Luca (4, 16-29).

Lo Spirito Santo, che per ispirazione d’amore procede dal Padre e dal Figlio, e con essi è un Dio solo, agisce da pari suo. Basta che ci soffermiamo a meditare le pagine del Nuovo Testamento, comprendiamo perché è rivelazione divina, che l’azione dello Spirito Santo è opera di santità, è opera di santificazione, è opera di rinnovamento continuo, è opera di rinascita alla vita soprannaturale, è opera di sapienza, di scienza, di fortezza, di consolazione, di illuminazione interiore, opera di consiglio, opera di amore, opera di perfezione.

L’arcangelo Gabriele a Maria: “Lo Spirito Santo verrà su di te, l’onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà chiamato Figlio dell’Altissimo”: (Luca 1, 15).

Mente Gesù è battezzato da Giovanni nel Giordano: “Il cielo si aprì, lo Spirito Santo discese sopra di Lui in modo visibile come fosse una colomba, ed una voce allora venne dal cielo “Tu sei il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. (Luca 3,22).

Dopo il battesimo lo Spirito Santo conduce Gesù nel deserto: “Gesù pieno di Spirito Santo si allontanò dalla regione del Giordano. Poi, sempre sotto l’azione dello Spirito Santo, andò nel deserto dove rimase quaranta giorni e quaranta notti per essere tentato dal diavolo”. (Luca 4, 1-2).

Gesù a Nicodemo, che è andato a trovarlo di notte: “Io ti assicuro che nessuno può entrare nel Regno di Dio se non rinasce da acqua e spirito. Dalla carne nasce la carne, dallo spirito nasce lo spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo, Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene, né dove va; lo stesso accade con chiunque è nato dallo spirito”. (Giovanni 3, 5-8).

Gesù alla donna samaritana andata ad attingere l’acqua al pozzo di Giacobbe: “E? già venuta l’ora in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo spirito e dalla verità di Dio. Dio è Spirito, chi lo adora deve lasciarsi guidare dallo spirito e dalla verità di Dio”. (Giov. 4, 23-24).

Il Signore Gesù comanda di battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; il catecumeno viene perciò battezzato professando la fede nel Padre creatore, nel Figlio redentore, nello Spirito Santo santificatore. Non si troverà nulla che manchi ad una perfezione infinita. Nell’ambito della SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, tutto è perfettissimo. Ascoltiamo, dalle stesse parole del Signore Gesù, quale sia l’azione dello Spirito Santo nei nostri confronti. Dice: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non ne siete capaci di portarne il peso, quando verrà Lui, lo Spirito di Verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sua, ma quelle che avrà udito e vi parlerà delle cose che verranno. Nelle sue parole si manifesterà la mia gloria perché riprenderà quel che ho insegnato e ve lo farà capire meglio. Tutto quello che ha il Padre è mio. Per questo ho detto: lo Spirito riprenderà quel che io ho insegnato e ve lo farà capire meglio”. (Giov. 16, 12-15).

Lo Spirito Santo è consolatore e difensore, è Gesù stesso che lo rivela: “ E’ bene che io me ne vada, se me ne vado vi manderò il Consolatore”. Ancora: “Io pregherò il Padre che vi darà un altro consolatore perché rimanga sempre con voi, lo Spirito di Verità”. Ancora parla il Divino Maestro: “Quando verrà il difensore che io vi manderò dal Padre, Egli sarà mio testimone, lo spirito di verità che proviene dal Padre, e anche voi sarete miei testimoni perché siete stati con me fin dal principio”. (Giov. 15, 26-27). 

 

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