Il Foglio – Aprile 2016
Aprile 2016
I FRUTTI DELLA REDENZIONE – PARTE 2
di P.Agostino Bartolini
Nella nostra conversazione precedente abbiamo meditato come la Sacra Scrittura ci rivela e presenta alcuni preziosi frutti portati dalla redenzione operata da nostro Signor Gesù Cristo in obbedienza al decreto eterno del Padre di salvare l’uomo caduto nel peccato e reintegrarlo nello stato di grazia, anzi concedendogli molto di più, perché la provvidenza, la potenza e l’amore di Dio sono state veramente grandi a favore dell’uomo. I frutti finora considerati e meditati sono: la liberazione dal peccato e dalla morte, l’infusione della grazia santificante, dono soprannaturale,Dio partecipa all’uomo la sua stessa natura per cui questi diventa veramente figlio di Dio e può, con fiducia, invocare Dio col nome di «Padre». Mediante il battesimo, che è lavacro di rigenerazione, l’uomo muore alla vecchia maniera di vivere e risorge ad una forma completamente nuova di vita e
proprio in questo si avvera l’asserto scritturale: «Dove abbondò la colpa soprabbondò la grazia. In virtù della passione e resurrezione di Cristo i credenti, completamente emancipati dall’antica schiavitù, hanno ottenuta la grazia di essere liberi figli di Dio, figli della luce, destinati ad essere figli della resurrezione e partecipi della gloria eterna». Adesso proseguiamo il nostro cammino, il nostro lavoro di studio, di meditazione di altri frutti della redenzione, ascoltando attentamente le parole della Divina Rivelazione, la parola di Dio che è spirito di vita, come gli apostoli di Cristo ce l’hanno
tramandata fedelmente sotto l’azione dello Spirito Santo. Cominciamo la meditazione sulla vittoria dello Spirito sulla carne ascoltando dalle lettere si San Paolo ai Romani ed ai Galati: «Ora, dunque, non c’è più nessuna condanna per quelli che sono uniti a Gesù Cristo perché la legge dello spirito, che dona la vita per mezzo di Gesù Cristo, ci ha liberati dalla legge del peccato e della morte. Dio ha mandato suo figlio in una condizione simile alla nostra di uomini peccatori, ed ha condannato il peccato. In questo modo Dio ha compiuto quel che la legge di Mosè non poteva ottenere a causa della debolezza umana; e noi possiamo ora adempiere quanto la legge comanda, e lo possiamo perché non viviamo più nella nostra debolezza, ma siamo fortificati dallo Spirito Santo. Quanti si lasciano guidare dallo Spirito si preoccupano di quel che lo spirito vuole. lasciatevi guidare dallo spirito perché lo spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo spirito donato da Cristo, non appartiene a Lui. Se lo spirito di Dio che ha risuscitato Cristo dai morti abita in voi, lo stesso Dio che ha resuscitato Gesù dai morti darà la vita anche a voi mediante il suo spirito che abita in voi. Voi avete ricevuto lo spirito di Dio che vi fa diventare figli di Dio e vi permette di gridare: Abba (Padre) quando vi rivolgete a Dio; perché lo stesso spirito ci assicura che siamo figli di Dio. Dal momento che siamo figli suoi, parteciperemo anche all’eredità che Dio ha promesso al suo popolo, se soffriamo con Lui, parteciperemo anche con Lui alla gloria. Io penso che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che Dio ci manifesterà. Lo spirito viene in aiuto della nostra debolezza perché noi non sappiamo neppure come dobbiamo pregare,
mentre lo spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono esprimere a parole. Dio che conosce i nostri cuori, conosce anche le intenzioni dello spirito che prega per i credenti come Dio vuole. Noi siamo sicuri di questo: Dio fa tendere ogni cosa al bene di coloro che lo amano.Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Io sono sicuro che né morte, né vita, né angeli, né altre autorità e potenze, né il presente, né il futuro, né le forze del cielo e quelle della terra, niente e nessuno ci potrà strappare da quell’amore che Dio ci ha rivelato in Cristo Gesù nostro Signore». Il dono dello Spirito Santo che ci rende uomini completamente nuovi e figli di Dio ricorda ed impone a noi l’esigenza di un nuovo concetto e di una nuova prassi di vita pronta, docile e disponibile alla sua azione. Il cristiano, perciò, come tale, si viene a trovare in una dimensione di opposizione, di contrasto con tutto quel che non è secondo la sapienza e la mozione dello Spirito Santo. E’ necessario, per il cristiano che vuole vivere la vita nuova che gli è stata donata e restare fedele alla medesima e conoscere bene ciò che è secondo Dio per sceglierlo, amarlo e viverlo, e ciò che è contro Dio per rifiutarlo e combatterlo. Ciò che è secondo Dio lo chiamiamo spirito, ciò che è contro Dio lo chiamiamo egoismo. Vi è, pertanto, un’opposizione netta fra lo spirito e l’egoismo; ognuno di questi ha la sua legge, la sua forza, le sue modalità di azione, la sua finalità: o con Dio o contro Dio. Ascoltiamo la Sacra Scrittura: «Fratelli, Dio vi ha chiamati alla libertà! Ma non servitevi della libertà per i vostri comodi. Anzi lasciatevi guidare dall’amore di
Dio e fatevi servi gli uni degli altri. Perché chi obbedisce a questo unico comandamento: ama il prossimo tuo come te stesso, mette in pratica tutta la legge. Ecco i risultati dell’egoismo: immoralità, corruzione, vizio, idolatria, magia, odio, litigi, gelosie, ire, intrighi, divisioni, invidie, ubriache ed altre cose di questo genere. Chi compie tali cose non avrà posto nel Regno di Dio. Le opere dello Spirito Santo, invece, sono: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé. Quelli che appartengono a Gesù Cristo hanno fatto morire con Lui, inchiodandolo alla croce, il loro egoismo con i desideri e le passioni che esso produce;
perciò, se è lo Spirito Santo che ci da la vita, lasciamoci guidare dallo spirito».
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