Il Foglio Marzo 2017

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Marzo 2017

VOCAZIONE E AZIONE PROFETICA

di P.Agostino Bartolini

A volte fra di noi si sente pronunciare, o troviamo scritta, la parola “Kerit”, non so se a tutti, a cui è giunta agli orecchio è capitata sotto gli occhi questa parola, è venuto di chiedersi o di domandare ad altri cosa essa significhi, cosa essa esprima. Kerit è il nome di un torrente, affluente del fiume Giordano che sfocia nel medesimo fiume sulla parte orientale, all’altezza della città di Gerico, e quasi di rimpetto ad essa sulla riva opposta. Il Kerit è ricordato dalla Bibbia a proposito della storia del profeta Elia. Ascoltiamo la Sacra Scrittura medesima: “Elia il tisbita, uno degli abitanti di Galaad, disse a re Acab: “Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo dirò io.” A lui fu rivolta questa parola del Signore: “Vattene di qui, dirigiti verso oriente, nasconditi presso il torrente Kerit, che è ad oriente del Giordano. Ivi berrai al torrente ed i corvi, per mio comando, ti porteranno il tuo cibo.” Egli eseguì l’ordine del Signore, andò a stabilirsi sul torrente Kerit, che è ad oriente del Giordano. I corvi gli procuravano pane al mattino e carne la sera; egli beveva al torrente. Dopo alcuni giorni il torrente si seccò perché non pioveva sulla regione. Il Signore parlò a lui e disse: “Alzati a vai a stabilirti a Sarepta di Sidone. Ecco, Io ho dato ordine ad una vedova di là per il tuo cibo. Egli si alzò ed andò a Sarepta.” (I^ Re 14, 1-10).Dal brano biblico, qui sopra riportato, risulta chiaro che il profeta, ogni vero profeta, è un uomo scelto da Dio per un fine particolare da conseguire, è un uomo che si raccoglie in Dio per disporsi ad ascoltarlo e comprendere bene il significato della Parola DIvina. Il profeta ascolta attentamente ciò che lo Spirito Santo gli suggerisce, mette in pratica, senza indugi, l’ordine ricevuto, anche quando, umanamente parlando, il discorso sembra che non torni. Quindi il profeta, lo ripeto, ogni vero profeta è una persona di raccoglimento, di meditazione, di preghiera, una persona che stabilisce un’intimità di vita con Dio, e, ricco di luce e di energia che l’unione con Dio gli ha comunicato, esegue prontamente e fedelmente l’ordine divino ricevuto e riporta agli uomini, ai quali è inviato, le parole del Signore come Egli le ha udite, senza togliere nulla e senza aggiungere nulla. La parola “profeta”, nel suo significato etimologico, significa, appunto, “uno che parla al posto di un altro e che ne riporta precise le parole”, lo stile del profeta, di tutti i profeti e la loro natura sono espressi chiaramente dall’apostolo Pietro: “Le parole dei profeti sono degne di fiducia, ancora più di prima, e voi fate bene a considerarle con attenzione. Esse sono come una lampada che brilla in un luogo oscuro, fino a quando comincerà il giorno e spunterà la stella del mattino. Soprattutto sappiate una cosa: gli antichi profeti non parlavano mai di loro iniziativa, ma furono uomini guidati dallo Spirito Santo e parlarono in nome di Dio. Perciò nessuno può spiegare, con le sue sole forze, le profezie che ci sono nella Bibbia.” (II^ Pt. 1, 19-21).

Tutti i battezzati sono profeti, non per proprio merito, ma per virtù di Cristo, che è il profeta per eccellenza, il quale è la parola eterna di Dio, in Lui vi è la pienezza della divinità e che riferisce a noi le parole come Egli le ha udite dal Padre suo. Assumendo natura umana ha incorporato, a sé, coloro che sono rinati in Lui mediante il Battesimo, e comunica a tutti questi, che sono membra del suo corpo mistico, i carismi che gli sono propri, per la fede e per la grazia, a tutti i cristiani, come sempre così anche nell’attuale momento storico, nelle concrete circostanze e stato di vita in cui ciascuno si trova; come la vite trasmette la linfa ad i tralci i quali vivono della medesima vita della vite finché rimangono ad essa uniti. E’ il moneto di esercitare il ministero profetico che Cristo ci ha comunicato e testimoniarlo con fede e coraggio di fronte alle genti. Gesù lo ripete a tutti: “Andate e predicate il mio Vangelo a tutte le genti, insegnando loro le cose che Io vi ho detto.”, “Mi sarete testimoni di fronte a tutti gli uomini.”, “Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto Io, così facciate anche voi.”,”Chi si vergognerà di me davanti agli uomini, anch’io mi vergognerò di lui davanti agli Angeli di Dio”. Quello a cui noi ora andiamo incontro è il tempo della Quaresima, tempo forte dell’anno liturgico. E’ il tempo di ascesi, di preghiera, di unione con Dio. E’ il tempo nel quale, in maniera tutta particolare, ha valore la frase biblica: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, e la parola di Dio è verità, spirito e vita.” Si avvicina la Pasqua, momento di rinnovamento profondo, radicale, la Pasqua di resurrezione, per tutti quindi la necessità di rinnovarsi completamente, di risorgere a vita nuova al fine di essere luce del mondo e testimonianza viva ed efficace per la diffusione ed il consolidamento del Regno di Dio, essere veramente, con le parole e con la vita, “Profeti di Dio”.

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